Alll’indomani del successo riportato nel Torneo Emilia-Romagna 2018 dalla formazione Under 18 Fortitudo Rosa Pallacanestro, che si è aggiudicata il titolo, abbiamo voluto dare voce a chi, per quanto sempre in “prima linea” come le giocatrici stesse, sale forse meno frequentemente agli onori delle cronache sportive. Stiamo parlando di Alessandro Colombi, preparatore fisico delle neo campionesse regionali.
Qual è il tuo ruolo in Fortitudo Rosa e da quanto tempo sei un “collaboratore” della Società stessa? Prima volta per te come preparatore atletico di una squadra femminile?
“La stagione agonistica appena terminata è stata la mia seconda come preparatore fisico in Fortitudo Rosa. Non è la mia prima esperienza con il basket femminile, ma è la prima volta in cui riesco a lavorare con i Settori giovanili e quindi ad avere obiettivi a lungo termine”.
Il tuo apprendistato come preparatore quando è iniziato e in quale squadra di basket o altra disciplina sportiva hai ricevuto il tuo primo incarico ufficiale?
“Lavoro ormai da 4 anni come preparatore nel basket. Ho iniziato con squadre di prima divisione/promozione maschile e con una Serie B femminile a Mirandola (NBM). All’inizio mi dividevo tra la pallacanestro e il calcio, ma poi ho preferito concentrarmi e specializzarmi solo su una disciplina. In questi ultimi 2 anni, oltre a lavorare con Fortitudo Rosa, ho seguito la preparazione fisica della Libertas Bologna nella stagione 2016-17 in Serie B e in quella 2017-18 in Serie C”.
Che tipo di ambiente hai trovato in Fortitudo Rosa? Hai dovuto impostare un programma completamente nuovo oppure le basi c’erano e hai dovuto solo “perfezionarle”?
“Sin da subito mi sono trovato molto bene con Società, giocatrici e genitori. Inoltre, ho sempre avuto la fortuna di interagire con allenatori che credono molto nella figura del preparatore fisico e questo ha reso sicuramente più facile il mio lavoro”.
A quale programma hai fatto riferimento durante l’annata sportiva 2017-2018 e come hanno risposto le ragazze? Hai seguito una tabella di marcia personalizzata per ognuna?
“Ho la fortuna di lavorare con giocatrici di diverse età e fasi di maturazione. La proposta di lavoro deve quindi essere differenziata in base ai gruppi per creare giocatrici complete alla fine del percorso nelle Giovanili. Durante l’anno ho svolto anche diversi test  – atletici e funzionali – per avere un resoconto il più dettagliato possibile dello stato di forma e di crescita delle ragazze. In base ai risultati dei test ho poi creato dei brevi protocolli di lavoro personalizzato che le giocatrici potessero svolgere anche in mia assenza”.
Qual è stata a tuo avviso la chiave di volta che ha portato al titolo regionale Under 18? Hai notato una progressione non solo fisica, ma anche di approccio mentale diverso al gioco e alla voglia di portare a casa il risultato da parte delle tue allieve nelle ultime decisive partite?
“Se dal punto di vista fisico non ci sono stati grossi problemi, dal punto di vista mentale è stata una stagione molto complessa. Pensando anche alla loro età, non era facile rimanere concentrate sugli allenamenti e sulle partite, ma devo dire che si sono dimostrate persone mature e responsabili”.
Qual è stata la squadra avversaria più ostica da battere, a tuo avviso e perché?
“Sicuramente la parmense Vico Basket. La formazione è stata una valida sfidante per il titolo regionale, e l’andamento sempre punto a punto delle due partite lo dimostra. Non sono state sfide semplici: ci si giocava qualcosa e i singoli errori avevano un peso specifico maggiore rispetto ad altri momenti dell’anno. Le ragazze però sono state brave a reggere la pressione”.
Se dovessi descrivere in poche parole la summa di questa stagione, cosa diresti? E alle ragazze, a “bocce ferme”, che cosa vorresti dire che ancora non hai detto loro?”
Sicuramente è stata una stagione movimentata. Credo però che sia impossibile pretendere che tutto vada sempre secondo i piani. Ma penso che se si riesce a sfruttare al massimo quello che si ha, si possono raggiungere comunque grandi risultati. Per quanto mi riguarda, è stato un anno di crescita. Credo di essere un preparatore migliore rispetto all’anno scorso e spero di poter dire la stessa cosa tra 12 mesi. Alle ragazze vorrei solo augurare buona fortuna dentro e fuori dal campo a chi cambierà squadra e un arrivederci a settembre a quelle che avrò ancora la fortuna di allenare”.

(Nella foto con le campionesse regionali U18 della Fortitudo Rosa, Alessandro Colombi è il primo da sinistra)